Tajiani: “Israele faccia in modo che la situazione non degradi”.

Redazione

Flash ultim’ora. “Israele faccia in modo che la situazione non degradi”. E’ questo il messaggio che poco fa, dai mocrofoni di RtL ha voluto dare il Ministro degli Esteri Antonio Tajiani; “abbiamo mandato agli israeliani, lo stesso messaggio del Presidente Biden, cioè, fare grande attenzione alla popolazione civile (a Gaza) perché un conto è colpire giustamente le centrali terroristiche di Hamas un conto è la popolazione civile che Hamas usa come scudi umani”.

Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajiani

PERDONARCI

di SUSANNA SCHIMPERNA

La paura di un vuoto interiore è molto diffusa. È la malattia occidentale degli ultimi decenni. E genera mostruosità.

L’altro non sta rischiando di ferirci, non sta per farci del male evocando fantasmi: i fantasmi sono già presenze, il tessuto molle che può essere ferito sarà pure molle, sarà malato, sarà iper sensibilizzato da un problema irrisolto, ma esiste.

Sono invece quelle bolle che si formano nella coscienza, nell’esperienza e nel pensiero, che ci terrorizzano e ci fanno reagire spropositatamente quando ne percepiamo la presenza. Senza pensare che nelle bolle c’è l’aria, e non il vuoto. Che comunque anche il vuoto può essere riempito. E, infine, che dovremmo avere più capacità di perdonarci – per i nostri vuoti, per i nostri pieni che spesso sono penalizzanti e generano più confusione dei vuoti, per non essere come vorremmo essere, per non essere come raccontiamo agli altri di essere -.

ERA IL PIU’ GRANDE

di MASSIMO WERMULLER

E qui pure se ne va un pezzo della mia piccola vita. Perché ci sono cresciuto con lui. E’ che pare che la vita sia fatta appunto anche di facce, di incontri. E qualche incontro o faccia sono una tappa fondamentale su cui si fonda il percorso della vita. Bacharach per me è stato una di queste tappe, una specie di parente caro. Nel mondo della canzone lui era il più grande. Io lo amavo già da ragazzino quando gli altri mi prendevano in giro perché ascoltavano i Rolling Stones. E ho continuato ad amarlo. Anche con i film che ha musicato come “Casino Royal” o “Pussycat”, fino a “Raindrop’s keep falling on my head” nel grande film “Butch Cassidy”. Mi dispiace molto.

© MASSIMO WERMULLER

PANI, OLLU E TAMATIGA

di ANTONELLA SODDU


Ti ho ritrovato mio pane, pomodoro e olio. Dopo 2 mesi di dieta, i complimenti del dietologo nutrizionista e la stampa di tre fogli contenenti le istruzioni per la dieta di bilanciamento.  Scorrendo tra le varie opzioni ho letto: “in alternativa 80 gr. di pane con una fetta di salume magro, pomodoro e olio extravergine d’oliva”. Dopo un primo istante di incredulità è sopraggiunta la commozione. Quasi piangevo mentre ad alta voce ripetevo: ” 80 gr. di pane con pomodoro e olio”. A dire il vero, ho letto quella riga non ricordo bene quante volte e tante altre ancora l’ho pronunciata a voce alta. Ci si può commuovere pensando di poter nuovamente mangiare una fetta di pane e pomodoro? Si, si, si e mille volte si! Perché il pane, pomodoro e olio in un certo senso tolgono di dosso circa 33 anni, riportando indietro il tempo all’età della giovinezza e alle merende di allora. Oppure alle estati nei campi a raccogliere pomodori. Che ricordi ! Si arrivava ai campi e la prima cosa che si faceva era raccogliere i pomodori da immergere dentro un secchio d’ acqua fresca attinta dal pozzo, perché rimanessero belli freschi da mangiare con il pane durante la pausa. Il pane, olio e pomodoro era anche la merenda in generale da portare a scuola. Oppure l’elemento magico che univa i bambini del vicinato nel momento della pausa scorribande. Il tocco magico nel panino con pomodoro e olio, era la mortadella; quella bella e profumata acquistata presso la botteghina de Tzia Delia. Insomma, quelle cose semplici che uno riscopre conseguentemente ad altro evento. Un pezzo di pane con pomodoro e olio, improvvisamente sembrano una poesia che ti abbraccia con un calore quasi dimenticato e al primo morso sembra quasi quella prima volta … de pani cu ollu e tamatiga.

SARDEGNA, MADRE. PERDONO

di ANTONELLA SODDU

L’ alba domani non avrà il profumo intenso che emana la terra al primo sorgere della luce. Il silenzio delle campagne sarà orfano dei suoni della natura. Dagli alberi non cadranno, leggere come ballerine, le foglie. Insetti e farfalle sono morti insieme alle greggi e alle mandrie di bovini. I poveri cani non le hanno abbandonate. Gli occhi del pastore piangono ai piedi degli ulivi secolari a cui, mani di una vigliaccheria inaudita, hanno dato fuoco al cuore. Il cielo è grigio. Dicono sia nuvoloso. Piange senza sfogare lacrime. Vola fuliggine al posto degli uccelli. Fuliggine che non cinguetta. Vola fuliggine che non ha ali di farfalla. Siamo attoniti, impotenti e non respiriamo. Ci sovrasta rabbia e incredulità mentre ci portiamo le mani al cuore come atto di dolore. Ginestre e lentischi son morti. E il profumo del mare non riesce più a raggiungere il connubio perfetto, l’abbraccio con la terra. Mamma Sardegna, perdona i tuoi ingrati figli che ti hanno ferita al cuore.

DUE STARNUTI E SUL TRENO VINCE IL RAZZISMO.

di Luca Soldi

Due starnuti e sul treno vince il razzismo.Ieri due colpi di starnuto hanno fatto provocare la vergogna su un treno che era diretto nel capoluogo toscano. È accaduto questo di mattina presto quando una passeggera scandalizzata dagli starnuti di una ragazza pratese gli si è rivolta contro proferendole una frase vergognosa:“Se hai il Covid non devi prendere il treno. Sono i neri come te che ci hanno portato il virus”. La frase, triste, misera è stata lanciata da una passeggera del treno regionale delle 7.12 diretto a Firenze da Prato, nei confronti di una ragazza di 19 anni, di origini brasiliane e nazionalità italiana che si stava recando a scuola. Vittima della triste vicenda è stata la figlia adottiva di una coppia di pratesi che oltretutto poco dopo si é vista avvicinare da un uomo in divisa che invece di difenderla l’avrebbe intimata a scendere dal treno.Come ha denunciato in una lettera diffusa sui media dal padre della giovane sarebbe stato scritto che la donna sarebbe andata a cercare il capotreno e pochi istanti più tardi un uomo con una divisa blu, presumibilmente delle ferrovie che però non si sarebbe qualificato, avrebbe fatto scendere la ragazza dal treno

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LA PIETA’ UMANA DISSACRATA .

di Antonella Soddu

A Rivarolo Canavese (nel torinese) una donna di 74 anni è colta da malore tra gli scaffali di un supermercato. A nulla sono valsi i tentativi di rianimarla da parte del personale dei 118 accorsi sul posto dopo l’allarme. La donna è morta. Il suo corpo è stato coperto da un lenzuolo bianco ed è rimasto a terra tra quegli scaffali per oltre un’ora mentre gli altri clienti hanno continuato a far la spesa. La direzione del supermercato ha scelto di non chiudere. Ha transennato la corsia ed ha consentito il regolare svolgimento della vendita. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri dopo che tra i clienti si sono scaldati gli animi tra chi protestava – ma ha continuato a far la spesa – e chi invece, nonostante il divieto di avvicinarsi, voleva vedere un essere umano morto e ricoperto da un bianco lenzuolo.

Una storia che deve far riflettere ognuno di noi sui livelli di disumanità di cui oggi è impregnato il Paese.

Ma di che ci lamentiamo? Dell’invasione di migranti che non c’è ma che ogni volta prendiamo come scusa per scrivere o dire – per esempio – “nessuno pensa agli italiani che dormono in strada”.  Oppure quando qualche anziano muore in casa senza che nessuno se ne accorga e subito si punta il dito contro che “aveva il dovere di fare e non ha fatto”. Peccato che tra quanti avevano il dovere di fare e non hanno fatto vi siano molti che hanno continuato a far la spesa incuranti di una donna morta tra gli scafali.  Peccato che il profitto conti di più della pietà umana.

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PIU’ CHE UN’ABILE MOSSA, E’ STATA UN’ARRAMPICATA AFFANNOSA.

Di Carloalberto Sartor

Più che un’abile mossa, Salvini tentato il tutto per tutto per tenere sotto scacco il m5s. Non c’è riuscito. Ha evidenziato ciò che sta succedendo. Cioè che il suo spettacolo è giunto al punto in cui la trama non regge, il pubblico comincia a rumoreggiare, c’è qualcosa da fare di clamoroso per mantenere il potere.

Fantastico comunque l’appello al voto: chi non lascia votare gli italiani vuol fare gli affari suoi alla faccia del popolo. Come dire,  conta sempre il futuro voto degli italiani, mai quello precedente. Il tutto per i sondaggi che cominciano a dar segni di scricchiolio per Salvini. Da cui la fretta di correre al voto promettendo anche ricchi premi e cotillon al m5s pur di sorreggere la messa in crisi del governo (di cui fa parte integrante, sia come vicepremier sia come ministro, oltre che come leader del partito che è arrivato terzo alle elezioni di un anno e mezzo fa, dopo M5S e PD).

Le chiacchiere stanno a zero. Non al massimo. Ce lo stiamo levando di torno.

Forza Italia non cede del tutto e lo vuole trascinare dal notaio, anche visto il precedente tradimento salviniano. Fratelli d’Italia non basta. A furia di usare guastatori a destra e a manca, Salvini rischia di restare solo. Con il 18 per cento di voti che, forse, se si va al voto, diventano il 30 per cento. 35? Dove va? Dove vuole andare? Non gli resta che la secessione della Padania e mandare a quel paese gli altri partiti.

 

 

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SPIOVUTA

di TITTI DE SIMEIS

Scroscia d’acqua un cielo maldestro di piogge d’estate. Odora di fresco, di notte da coprirsi appena. Tuona in lontananza tra voci di cani all’aperto, gli interni illuminati d’insonnia, di fame, di film a sonnecchiare.

Le verande parlano il silenzio di chi ascolta, di panni stesi dimenticati fradici, di gocce sui vetri, del pianto neonato di bambini e carillon. I lampioni scaldano di luce le strade inzuppate e scintillanti, le ore piccole hanno il profumo di caffè a fuoco lento.

Tornano a casa anche i gatti in amore, tra ciotole e cuscini, a far le fusa.

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ITALIANI, SIETE MAI STATI DI SINISTRA?

di Margherita Manconi

Comunque qualcosa stona. Se la sinistra fu vincente fino a pochi anni orsono e gli italiani son passati a destra, son mai stati di sinistra? Oppure è lecito pensare che siano sempre andati dove le promesse soddisfacevano le aspettative? Ma quali? Che vuole l’italiano da Salvini ? Onestà ? Beh, siamo i più grandi evasori d’Europa, la delinquenza , l’inganno e la violenza sono nostre e pure della lega e acclarate. Un popolo che vuole ordine e pulizia ma disordinato da sempre ? se a conti fatti a drogarci siamo in milioni, erano milioni tutti del Pd ora passati a destra? Questo significa che non esisterà più il problema, la maggioranza degli italiani non farà uso di droghe, non trasgredirà. non ruberà né ucciderà , questo ora mi aspetto e senza nemmeno bisogno di Salvini, dimostrate di essere quel che volete, ovviamente per finta ché ne conosco di evasori, furbi , disonesti cocainomani e violenti che hanno votato lega , nella lega compresi.

 

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