MUSICA IN SCENA- LA SCUOLA DEI PICCOLI (DAVVERO GRANDI!)

DI CARLO MASETTI

Scena 3, inquadratura, ripresa, ciak… si gira!

Dopo “Storie di NON SOLO Rock” (scena 1) e “Una canzone particolare…” (scena 2), su suggerimento della mia cara amica Irene Gironi Carnevale, inizia oggi una nuova rubrica domenicale (scena 3) con il titolo che potete leggere tra virgolette nella prima riga di questo post.

Si tratterà di brevi di racconti riguardanti essenzialmente colonne sonore di film o di pièce teatrali, che hanno fatto la storia di vari generi musicali, e che ci stanno a cuore continuando ad emozionarci.

Possibilmente musica rock, ma si può spaziare con ogni genere purché di qualità (naturalmente contributi da parte di esperti, non esperti, amici, parenti, gente simpatica, buontemponi… (ma non perditempo, né maleducati!) sono molto ben accetti).

Se, come è giusto che sia, iniziamo con il genere ROCK con tutti i suoi svariati sottogeneri, in questo caso allora dobbiamo partire dai FONDAMENTALI: ricordare cioè che il rock si comincia ad amare e coltivare sin da piccoli (così è successo anche al sottoscritto) e non dimenticare mai il passato (remoto o prossimo) (sempre il sottoscritto annovera tra i suoi punti luminosi di riferimento Robert Johnson, Bessie Smith, Elvis, Little Richard, i Platters, gli Everly Brothers, Bob Dylan, i Byrds, fino ad arrivare ai Beatles…).

In poche parole bisogna ritornare a scuola e cominciare a “studiare” (senza spaventarsi alla sola pronuncia di questa parola!).

Dunque per riassumere tutti questi concetti con un esempio direi perfetto, consideriamo le canzoni di un film che sembra fatto a proposito: SCHOOL OF ROCK (2003, regista Richard Linklater).

Giusto per introdurre la trama di questa pellicola, vi anticipo che i protagonisti sono i ragazzini di una scuola elementare di un quartiere bene nei dintorni di New York, portati per la musica (seguono l’apposito corso offerto come attività extra-curriculare), che scoprono il rock grazie a Dewey, un loro insegnante supplente (un imbroglioncello che nasconde qualche piccolo segreto), il quale non tarda molto a spiegare loro regole e riti vari di questo mondo.

Nella colonna sonora del film è riassunto un concentrato di diversi generi musicali: Hard rock; Punk; Heavy metal; Blues rock; Psychedelic rock; Acid rock; Pop rock; Garage rock; Glam rock; Southern rock…

Il Gotha delle band coinvolte (come esempi per gli artisti in erba) è pazzesco: Led Zeppelin, Who; Clash, Ramones; Black Sabbath, Metallica; Cream; Doors, Velvet Underground; Kiss, Darkness; Black Keys; T-Rex; No Vacancy e naturalmente AC/DC, nonché School of Rock (il gruppo dei giovanissimi musicisti del film).

Anche alcuni artisti famosi sono presenti quali: David Bowie, Iggy Pop, Ozzie Osbourne, Alice Cooper, Stevie Nicks, Jack Black (che interpreta l’insegnante supplente).

Di pari passo con l’apprendimento dei rudimenti della musica, i piccoli imparano ad amare questo teacher un po’ esibizionista, sballato, cazzone, che però li coinvolge con il suo entusiasmo e i suoi editti stralunati. Grazie ad una sua iniziativa, parteciperanno infine, all’insaputa di tutti (direttrice, altri insegnanti, genitori…) alla “Battle of the Bands”, cioè una gara tra gruppi musicali con un premio finale di $20.000 (che, tra l’altro, potrebbero contribuire a risolvere i problemi dello squattrinato insegnante!). Ma devono prima sapere tutto sulla storia e sui grandi del rock, e poi imparare a suonare i pezzi giusti (non solo testi e musica, ma anche feeling, mood, presenza scenica, trucchi vari…).

Una citazione dal film che forse riassume tutto quanto detto finora? Ecco la preghiera che Dewey recita in classe con i ragazzi e che fa più o meno così:

“God of Rock, thank you for this chance to kick ass. We are your humble servants. Please give us the power to blow people’s minds with our high voltage rock. In your name, we pray. Amen”.

(Dio del Rock, grazie per questa opportunità di spakkare. Noi siamo i tuoi umili servitori. Per favore dacci la forza di far esplodere il cervello dei nostri sostenitori con un rock ad altissima tensione. Preghiamo nel tuo nome. Amen)

Buona Domenica a tutti!

PS: recentemente ho perso i seguenti concerti: AC/DC (25 maggio, Reggio Emilia, RCF Arena), Metallica (29 maggio, Milano I-Days, Ippodromo), Bruce (1 e 3 giugno, Milano, Stadio di San Siro), Eric Clapton (2 giugno, Lucca Summer Festival).

Già alcuni mi hanno detto (scritto) che sono vecchio (vero), che sto perdendo colpi preziosi (anche) e che per tutto ciò ora mi toglieranno l’amicizia su FB (e forse pure il saluto!). Posso solo aggiungere che mi dispiace tanto non aver partecipato: infatti la band australiana, quella californiana, il super Boss e il caro Slowhand “spakkano di brutto” (siamo o no nel mondo dell’hard-heavy-blues-rock?) e chi non li apprezza… tanti saluti e ciao!

PS2: mi consolo con i piccoli artisti in erba che conosco (Filippo, Miriam, Cosmo, Bianca, Leo…): stanno crescendo e a loro penso spesso perché il nostro futuro (rock, e non solo) sia più luminoso. “Long live rock” (lo dicono gli Who e pure Dewey lo scatenato insegnante supplente del film, quindi…)!

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