di Antonella Soddu
Palazzo Chigi. Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa per illustrare i dati relativi la relazione su : “Infrazioni, frodi, aiuti di stato Ue 2014-2017: tre anni e mezzo di risultati e risparmi record”. Ad esporre la relazione, la sottosegretaria alla presidenza del consiglio Maria Elena Boschi e Sandro Gozzi sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega agli affari esteri.
Nel corso della conferenza stampa i due esponenti del PD hanno illustrato ed evidenziato i risultati ottenuti dal Governo, dal 2014 ad oggi, nella lotta alle frodi comunitarie, nella gestione delle procedure di infrazione e degli aiuti di Stato.
La stessa M. E. Boschi poco dopo con un tweet ha esultato per gli oltre 2 miliardi di euro risparmiati e per il notevole dimezzamento di procedure di infrazione a carico dell’ Italia. “dai mille giorni a oggi l’ Italia si fa sentire in Europa. Avanti”.
“Abbiamo risparmiato 2 miliardi in tre anni e mezzo, un risparmio record che ci colloca tra i paesi virtuosi. L’Italia oggi risulta più virtuosa della Germania – ha detto Sandro Gozzi- In tema di procedure di infrazioni europee, lotta a frodi e aiuti di Stato recuperati eravamo maglia nera in Europa. Una condizione che abbiamo pagato sia in termini di infrazioni che in credibilità politica.”
Vediamo i dati della relazione nei dettagli esposti:
nel 2014 le procedure di infrazione a carico del nostro paese sono state 120. Oggi sono aperte 65 procedure di infrazione, un dato che colloca il nostro paese in linea con la media europea e che risulta essere migliore di quello di Germania, Spagna e Francia. Sono stati risparmiati poco più di 2 miliardi di euro, frutto di un accurato lavoro svolto con il fine ultimo di ridurre le procedure di infrazione. Nello specifico. 1,3 miliardi il totale dei risparmi dati dalla riduzione delle procedure di infrazione; 770 milioni di euro invece sono il totale dei fondi recuperati sugli aiuti di Stato – siamo passati da 22 casi di irregolarità del 2014 agli attuali 8. 220 milioni di euro è, invece, la cifra recuperata grazie la lotta alle frodi.
Nel corso del 2015 il nostro paese si collocava tra i più grandi paesi con record di frodi . Eravamo al quarto posto tra i paesi europei. Nel 2016 invece siamo scesi al ventesimo posto con appena 20 casi. Un calo del 60% e anche qui ci collochiamo su posizione migliore rispetto a Francia e Germania. I settori deve venivano riscontrate più frodi erano legati ai fondi europei, fondi di sviluppo regionale e fondo sociale e materia agricola.
A conclusione della conferenza stampa il sottosegretario Gozzi ha tenuto a puntualizzare che – “Nel bilancio Ue di domani crediamo che i fondi non vadano dati a chi viola lo stato di diritto e i diritti fondamentali: è impensabile che chi non adempie ai propri obblighi in termini di stato di diritto e accoglienza all’immigrazione possa ricevere fondi”.