UNA CANZONE PARTICOLARE…-VAI PURE PER LA TUA STRADA

DI CARLO MASETTI

Riprendendo le fila di alcune considerazioni degli ultimi racconti domenicali mi è venuta in mente la canzone particolare di oggi.

Abbiamo sottolineato, a proposito del film “The Commitments”, quanto sia facile arrivare a screzi e litigi tra i membri di una band per le ragioni più varie: desiderio di leadership, contrasti, incomprensioni, prevaricazioni, gelosie, tradimenti… con conseguente mancanza di dialogo, collaborazione, affiatamento. Di solito finisce, nei casi estremi, addirittura con lo scioglimento del gruppo o, più semplicemente, con l’abbandono del musicista che non si ritrova. Quest’ultimo è il motivo dei frequenti cambi di formazione, il che di solito non è mai un buon segno.

Oggi vorrei parlare di una band piuttosto interessante e che nel tempo ha attraversato proprio queste vicissitudini: i FLEETWOOD MAC. Il nucleo originario nasce in Inghilterra come costola dei Bluesbreakers del leggendario John Mayall, il padre di tanti musicisti famosi (Eric Clapton in primis, poi Jack Bruce, Peter Green, Mick Taylor…) che in seguito hanno lasciato ed hanno seguito i loro percorsi.

Nel caso del batterista Mick Fleetwood e del bassista John McVie, la ragione principale sembra sia stata il troppo blues/rock del capostipite, meglio meno blues e più rock (nota1: esattamente il contrario delle motivazioni dell’abbandono di Clapton che ha sempre dichiarato di amare tanto il blues a scapito del rock).

Fleetwood e McVie si staccano e, insieme ad un geniale chitarrista, tale Peter Green, formano il primo nucleo della band che prende nome proprio dai cognomi dei due membri fondatori (nota2: Mac è di solito chiamato amichevolmente chi ha un cognome scozzese come Paul McCartney, Amy Macdonald… e appunto John McVie).

Dopo i primi successi Green lascia e si deve quindi ricominciare tutto daccapo. Non voglio ripercorrere l’intera storia, vorrei arrivare alla formazione che è da tutti ritenuta la migliore di sempre: Mick Fleetwood-batteria, John McVie-basso, Lindsey Buckingham-chitarra e due cantanti Stevie Nicks e Christine McVie. I due fondatori sono infatti sbarcati in America (California tanto per cambiare) ed hanno preso a bordo la coppia statunitense oltre che da tempo la moglie di John.

Questa formazione fa uscire nel periodo 1975-1979 tre album fondamentali: l’omonimo “Fleetwood Mac”, “Rumors” e “Tusk”. Forse nella sua evoluzione la band è passata dal blues/rock al rock al rock/pop, fatto sta che questi cinque membri diventano in breve tempo superstars, con vendite miliardarie. Ma?

Ecco, succede che la coppia John-Christine McVie divorzia dopo otto anni di matrimonio; anche Mick Fleetwood sta affrontando la separazione con la moglie Jenny Boyd; infine, fatto più grave di tutti, il duo americano Nicks-Buckingham, in grande amore per tanti anni, decide appunto che ciascuno andrà per la sua strada.

Stevie scrive una bellissima canzone “Dreams” in cui dice gentilmente al partner che “… se vuole la sua libertà non può certo fermarlo, ma di stare molto attento alla solitudine in cui si troverà quando si renderà conto di quello che aveva e che ora ha perso…”.

Lindsey, parimenti, risponde in maniera più ruvida con il brano “Go your own way” in cui fa presente che “… non può cambiare le cose che sente…” ed invita la compagna ad “ … andare pure per la sua strada visto che, a causa delle sue diverse avventure amorose, non può più certo continuare a condividere il suo mondo…”.

(nota3: paradossalmente i due pezzi suddetti, il botta e risposta della grande rottura, compaiono nello stesso album “Rumours” che forse in questo caso potremmo tradurre prima con “avvisaglie” poi con “voci di corridoio, pettegolezzi”.

[Gli stessi membri della band affermarono candidamente che la migliore musica dei Feetwood Mac veniva fuori proprio nei momenti di massima tensione tra di loro, in modo che “il risultato finale fosse superiore alla somma delle parti”].

Il gruppo si prende poi una pausa, per non voler dire che si scioglie e questa memorabile formazione resiste così fino al 1988).

Che cosa resta di una SEPARAZIONE tra due persone? Sicuramente un grande rimpianto per quello che è stato e che poteva andare diversamente. È un momento doloroso per tutte e due gli individui in gioco, tanto più se sono coinvolti anche dei figli. Mi sento di dire che non è mai tutta colpa dell’uno o dell’altro: se ciascuno facesse la sua parte di autoanalisi dovrebbe ammettere di aver commesso una buona dose di errori. Ma è difficile che si accetti tutto ciò, è molto più semplice/comodo chiudersi nell’amor proprio/rancore, spesso interrompendo il pur minimo rapporto.

Buona Domenica a tutti!

PS1: Delle due canzoni dei Fleetwood Mac esaminate oggi segnalo la versione di “Dreams” eseguita dal gruppo irlandese Corrs (già citati in un precedente racconto) e quella di “Go your own way” ad opera dei Cranberries, altra band irlandese, bella tosta (che ho avuto modo di apprezzare in concerto a San Siro come spalla dei Rolling Stones: purtroppo la bella e brava cantante, Dolores O’Riordan, è mancata nel 2018, lasciando tutti interdetti, sempre a proposito di separazione finale).

PS2: per oggi direi “no further comments”, il racconto è già bello lungo così!

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